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Arance in viaggio per dare buoni frutti.

Intervista a Ilaria Campisi, agricoltrice di agrumi a Caulonia.

Ilaria è un’agricoltrice di Caulonia, nei pressi di Reggio Calabria. Vent’anni fa ha preso in mano in mano l’azienda di famiglia per preservare cultivar antiche di agrumi e portare un contributo di prosperità al suo territorio. Good Land ha aderito al suo progetto “arance in viaggio” con il quale Ilaria spedisce arance, mandarini e limoni in tutta Italia.

La tua è un’azienda agricola storicamente a conduzione famigliare. Che cosa ti ha spinto a ritornare e prendere in mano questa attività?

Sono tornata in Calabria per nostalgia e il desiderio di dimostrare a mio padre che tutto quello che lui con fatica e dedizione aveva costruito poteva continuare, vivificato da nuove iniziative portate avanti con preparazione, entusiasmo e passione.

Quanto è rilevante nel tuo progetto di azienda agricola biologica la tutela delle cultivar autoctone?

La conservazione delle cultivar antiche di agrumi è importante perché non può esistere innovazione di valore senza una base portante di altrettanto valore.

Come descriveresti, dopo anni di attività, l’esperienza che hai portato avanti nel tuo territorio?

Essere agricoltore a Caulonia, mi pare possa significare il rispetto della vocazione del luogo, vivificandone l’economia, storicamente basata sull’agricoltura, senza stravolgimenti devastanti e spersonalizzanti. In sintesi, portare bellezza al paese di Caulonia, che deve continuare ad esistere come superbo borgo antico, ricco di storia.

Nella tua azienda lavorano due persone migranti, ti va di raccontarci qualcosa in più?

Sulle due persone migranti che lavorano nella mia azienda, cosa dire… hanno voglia di imparare, sono lavoratori instancabili e siamo sulla buona strada per cercare di porre alla base del rapporto di lavoro anche un po’ di amicizia. Che non guasta, anzi!

Da dove è nata l’idea del progetto “arance in viaggio”?

L’idea di “arance in viaggio” in viaggio posso dire che è nata da un guizzo di fantasia birichina, ma per essere più concreti, penso che ben esprima il mio desiderio che tutta la fatica porti buoni frutti, anche in termini di riscontro economico.

Come il tuo lavoro si interseca con il territorio e la comunità?

Trovo nel territorio accoglienza, collaborazione, curiosità, voglia di emulazione.

Intervista a cura di: Corinna Furlan

Foto di: Paolo Panzera