Ho letto con attenzione ogni riga, sorpresa, colpevole della mia ignoranza. Le testimonianze raccolte disegnano un fenomeno criminale che coinvolge tutti, chi in forma diretta chi indiretta come i consumatori. Chi in modo colpevole, chi in positivo. Molte le persone che si battono per contrastarlo tra cui Yvan Sagnet, Leonardo Palmisano, Rocco Bolgese, Marco Omizzolo.
Yvan Sagnet, camerunense, nel 2011 portavoce dello sciopero contro i caporali e imprenditori agricoli a Nardò che portò all’introduzione del reato di caporalato, è oggi cofondatore di No Cap, associazione che nasce per combattere ogni forma di sfruttamento umano e ambientale.
E’ un’inchiesta che è anche un lavoro sulla memoria: sono riportati i molti nomi di braccianti, migranti e non, che nei campi o nei baraccamenti hanno travato la morte.
Are your tinned tomatoes picked by slave labour?
Tobia Jones e Ayo Awoka sono gli autori dell’articolo Are your tinned tomatoes picked by slave labour? How the Italian mafia makes millions by exploiting migrants apparso il 20 giugno sul Guardian. E’ un lavoro di inchiesta sul fenomeno del caporalato e del lavoro schiavo nel nostro Paese. Inchiesta che gravita in particolare sul pomodoro da industria raccolto a mano. Siamo in Puglia e in Calabria dove le coltivazioni interessano migliaia di ettari.
