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Bhuman. Coltivare Cura e Cultura raccogliendo riso. Costruire relazioni conviene.

Un evento nelle risaie biologiche da dove proviene il riso Good Land per parlare di equilibrio.

Ci sono almeno tre motivi per venire a Rovasenda il 10 settembre:
 
-incontrare un bel gruppo di risicoltrici e risicoltori costituiti in un nuovissimo Biodistretto nel vercellese, ad una ora da Milano, per rigenerare il proprio territorio con nuova vita e bellezza;
 
incontrare il più famoso funambolo italiano che camminerà su un campo di riso biologico nei cui canali nuotano carpe e anfibi e avvicinerà la sua scienza sull’Equilibrio a quella dei nostri contadini;
 
avere uno scambio con tante persone, associazioni, culture diverse che qui trovano punti concreti di incontro e azione per aprire un legame stretto, utile e conveniente con la terra che genera cibo vivo.
 
Protagonisti campi sempre coperti d’erba, quando lontani dalla semina, perché lasciare la terra scoperta significa ucciderne i tanti organismi che la fanno viva, pascoli di pecore sopra i futuri campi di riso, rane e raganelle di tutti i tipi che convivono con le carpe e diversi uccelli che si nutrono di insetti. Ed il grande tema del risparmio idrico, ovvero come ridurre il consumo di acqua a fronte di condizioni climatiche che ci obbligano una forte revisione dei sistemi produttivi attuali.
 
Protagonista Andrea Loreni e la sua arte dell’equilibrio, che è equilibrio fra ed equilibrio con. Fra terre e acque in cui la produzione di riso si realizza senza sacrificare animali e piante conviventi e commensali negli stessi campi, con agricoltori che condividono un percorso appassionante di rigenerazione del proprio territorio attraverso una differente agricoltura, di cura e vicinanza che porta diversità agricola e naturale e rinnovata bellezza dei paesaggi.
Ma protagonisti anche coloro che parteciperanno:non solo ci accompagnano la Fondazione Michelangelo Pistoletto e l’Unione Buddisti Italiani ma tutti coloro i quali vorranno e potranno entrare in questo mondo che è cura e cultura prima di cibo e costruire relazioni dirette con questi produttori e territori.
 
Sarà molto interessante scoprire dalle donne che interverranno insieme al funambolo Andrea Loreni, quanto sia oggi necessario mischiare le carte, non fermarsi alle separazioni e corporazioni di settore, di comparti, di mestieri, di stereotipi. L’economia è subito ecologia, come agricoltura e ambiente sono la stessa la cosa.
E il cibo è il metabolismo che unisce l’uomo alla terra, la campagna e la città, la biodiversità e la diversità culturale, come dice Vandana Shiva
 
Barbara Nappini presidente di Slow Food aprirà – come importante è aprire! – tutte le porte, affinché nessuno si senta estraneo, perché anche questo è il luogo della nuova agricoltura che è cura e vicinanza che lega tutti e tutto. E quindi va ampliato il campo della consapevolezza e della desiderabilità di questo mondo che costruisce legami insieme al cibo. È il mondo dell’agricoltura di piccola e media dimensione, non intensiva, che vive la terra e non solo la coltiva, dove la produzione coincide con generazione di diversità biologica, di nuova vita vegetale e animale in forte connessione. E’ il mondo di chi si unisce per costruire nuovi percorsi, abbattere steccati, tessere nuovi legami.
 
Testi: Lucio Cavazzoni