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La mappa Mercator e la guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina ci porta ogni giorno a osservare le mappe geografiche, ma quanto sono fedeli alla realtà e quanto influenzano la nostra percezione del mondo?

La guerra in Ucraina ci porta ogni giorno a osservare le mappe geografiche, ma quanto sono fedeli queste alla realtà e quanto influenzano la nostra percezione del mondo? Col tempo si dimentica spesso una delle prime lezioni di geografia, per cui la mappa geografica che tutti conosciamo è falsa. O almeno, non rappresenta le dimensioni reali e le proporzioni di nazioni e continenti.
 
Proprio qualche tempo fa l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) ha pubblicato su Instagram una grafica molto interessante che spiega come la mappa Mercator, ideata da Gerardus Mercator nel 1569 e affissa nelle aule scolastiche di mezzo mondo, rappresenta il mondo con una prospettiva distorta: il grande problema dei cartografi è sempre stato il rappresentare la terra che non è piatta su una superficie piana e la conseguenza delle mappe bidimensionali è la deformazione delle proporzioni di continenti e oceani, specialmente ai poli e all’equatore.
 
“La popolare proiezione di Mercatore, infatti, distorce la dimensione relativa delle masse continentali – spiega l’ISPI -, esagerando la dimensione della terra vicino ai poli rispetto alle aree vicino all’equatore: ecco perché la Russia sembra più estesa del continente africano! Perché questo succede? In parte perché non è possibile appiattire un globo tridimensionale su una superficie piana senza qualche distorsione”.
Più ci si allontana dall’equatore e più un territorio viene ingrandito, dunque: così vediamo la Groenlandia più grande dell’Africa, quando in realtà la sua superficie reale è 14 volte più piccola. L’Africa è poi grande il doppio della Russia. Canada e Russia insieme occupano soltanto il 5% del mondo, ma sulla Mercator sembrano occuparne il 25%. L’effetto? La mappa Mercator distorce la percezione geopolitica delle nazioni: il nord del mondo occupa la stessa superficie del sud e i paesi più ricchi sembrano dominare per estensione i più poveri, anche dal punto di vista geografico.
 
Il successo della Mercator, rivoluzionaria perché nel passato ha permesso di stabilire rotte “dritte” nella navigazione, non ha però scoraggiato i geografi nel cercare alternative migliori. Un esempio è la AuthaGraph World Map, ideata nel 1999 dall’architetto giapponese Hajime Narukawa, oggi considerata la rappresentazione più fedele del mondo. Narukawa ha suddiviso il globo terrestre in 96 regioni equivalenti e le ha trasferite su un tetraedro, solido con quattro facce triangolari. Aprendo il tetraedro come si fa con un origami si genera una rappresentazione bidimensionale che rispetta le proporzioni della superficie terrestre. Non è una mappa perfetta, ma è davvero molto fedele.
Per i più curiosi, poi, James Talmage e Damon Maneice hanno recentemente realizzato una web app chiamata The True Size, una mappa interattiva che permette di spostare una nazione in giro per il globo e vedere quanto è effettivamente grande (https://thetruesize.com).
 
E’ sorprendente scoprire come non conosciamo davvero il peso geografico di paesi e mari.