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L’olio extra vergine di oliva da olivi secolari all’insegna della cura.

Un prodotto-progetto con EMERGENCY che mette al centro la cura e la comunità.

Nell’etichetta dell’olio realizzato insieme ad Emergency si chiede: “Cosa unisce un medico e questo olio extravergine di oliva bio spremuto da olivi secolari?” Gli olivi secolari sono i tuoi, cosa vuol dire prendersi cura di piante che hanno secoli?

Vuol dire avere rispetto per la storia dei luoghi, una storia indissolubilmente legata all’olivo da millenni. Piante che hanno sostenuto intere generazioni in un rapporto mutualistico. Cura in cambio di sostentamento. La cosa più stupefacente è che mentre gli uomini nei secoli si sono avvicendati, gli alberi sono stati sempre gli stessi. E quindi come si fa a non avere rispetto per piante che generano benessere sia al corpo sia allo spirito attraverso la bellezza di ogni singola pianta che compone questo paesaggio?

La cura nei confronti degli olivi secolari deve fare i conti con la Xylella fastidiosa, un batterio che uccide gli olivi. Possiamo fare qualcosa?

La Xylella fastidiosa sta distruggendo in maniera lenta, continua e inesorabile un patrimonio arboreo simbolo della Puglia e del Mediterraneo. In questo momento particolare occorre sostenere gli agricoltori, il cui reddito agricolo è menomato dall’azione distruttiva del batterio che ha ridotto drasticamente le loro produzioni. Occorre sostenere il mondo della ricerca per trovare un rimedio che contrasti efficacemente il batterio. Urge pensare a un futuro per questa terra, unendo agricoltori, agronomi, naturalisti, paesaggisti, architetti, economisti e cittadini visionari per immaginare come rigenerare questo paesaggio affinché ritorni ad essere di nuovo bello e funzionale al mantenimento della biodiversità e alla produzione di un cibo buono e giusto.

Come pensi che l’olio Good Land & EMERGENCY possa essere promotore anche di umanità?

Quest’olio è importante per far conoscere il problema a un pubblico ampio, coinvolgendo una pluralità di soggetti fuori dalla Puglia, nella sfida della rigenerazione territoriale e umana, volta a ricostruire la bellezza dei luoghi attraverso la condivisione delle idee e la cooperazione per attuarle, in un processo che unisca soggetti e ruoli diversi, in cui tutti si pongano al fianco degli agricoltori. Il paesaggio caratterizzato dagli olivi secolari è infatti un patrimonio collettivo di cui ne godono tutti, residenti e non. E’ quindi importante che tutti possano fare la loro parte se lo vorranno affinché sia il territorio che la comunità di contadini che lo abita, possano risollevarsi da questo dramma.

Intervista a Gianfranco Ciola di Rita Brugnara