Una parte in crescita del mondo agricolo e del mondo economico ha deciso di attivarsi per prendere le distanze da pratiche diffuse in tutta Italia e Europa che violano i diritti dei lavoratori, manifestando la propria volontà a contrastare le agromafie e il caporalato in tutte le loro forme e perversioni speculative.
Ad aderire a Mediterraneo futuro sono imprese agricole e agroindustriali di piccole e medie dimensioni che hanno costruito percorsi economici alternativi dove il valore delle loro produzioni coincide con la valorizzazione del proprio territorio e della comunità.
I pomodori, così come l’olio extravergine di oliva e la composta di arance, sono il tributo e contributo ad un Mediterraneo che ha futuro. Molti sono gli agricoltori giovani che contribuiscono a costruirlo in quanto imprese, comunità, reti che si aiutano e costruiscono legami.
